Saldi.
Una parola musicale, due sillabe perfettamente armonizzate da una l che incontra la d, un gioco di intonazione che sfocia sulla i, impostazione vocale perfetta.
I saldi sono tecnica, bravura, perfezione.
La tecnica del saldo non conosce fretta, strepiti e sgomitate, non sa di strappi, fili tirati o ammucchiate orgiastiche sui tavoli di legno.
Chi la sa praticare vive la giornata nella sua forma massima e pura della fluidità.
La Regina dei Saldi volteggia sicura come un condor, sfila via capi e oggetti come una gazza ladra esperta, appare e scompare tra i veli impossessandosi di ciò che vuole.
E’ perfetta nel suo stile pulito ed elegante, l’abbigliamento è curato e semplice, preciso per ogni capo che con cronometro alla mano deve conquistare e misurare.
Non si porta dietro il codazzo ne tantomeno marito e fidanzato, al massimo l’amica del cuore, ma solo se è rapida e arguta come lei.
Fa del gioco di prestigio il valore aggiunto della sua ricerca e condisce con istinto e colpo di fortuna la lista precisa che ha stilato con cura estrema e quasi maniacale.
Non compra a tutti i costi, riesce a scegliere sempre e comunque il meglio, la percentuale di ribasso le importa e viene valutata con accuratezza, sempre.
Perché comprare a prezzo pieno, adesso, è volgare.