Catelier, Lifestyle di charme
Catelier Home è un vero e proprio stile di vita, lo stile di Caterina che trasforma in bellezza ogni cosa che tocca, che la rende romantica e di impatto, che la fa vivere di luce e amore, quello che lei ha per la sua terra dove sembra più semplice toccare il cielo.
Caterina è diventata una mia amica, una persona che non vedo quanto vorrei, ma mi basta aprire le sue stories di Instagram per sentirmi trasportata nel suo magnifico mondo, nella sua casa che profuma di legno, nel suo atelier, nel suo laboratorio. A lei la parola, perché possa raccontarcelo.
La tua storia
Ho una passione per tutto ciò che ha una patina data dal tempo, da ragazza ero appassionata dai saloni di antiquariato e poi quando ero studentessa universitaria a Padova giravo per il Veneto alla ricerca di mercatini in cui scovare oggetti unici.
I miei bisnonni hanno vissuto a Parigi negli anni Venti, lavoravano presso una baronessa come dama di compagnia la bisnonna, mentre il mio bisnonno era il Butler, seguivano ovunque questa nobile famiglia tra Parigi e la costa atlantica francese e nonno Ulisse, il loro figlio, li raggiunse quando aveva sette anni… mentre vedo quelle foto dell’epoca mi perdo sognando la loro vita…
Quando sono tornati a Verrand hanno portato tutto ciò che avevano utilizzato li, vecchi abiti, tessuti crêpe de chine e velluti di seta. Da piccola avevo scoperto più di una decina di questi bauli e ho potuto conoscerli attraverso le storie di mia nonna, le fotografie e gli oggetti. È un mondo che sento così mio che ne è nata una pièce teatrale grazie a Lidia Labianca che l’ha scritta e sceneggiata, I bauli di Caterina, che ho messo in scena qui nel mio giardino l’anno scorso, mi piacerebbe farne un libro con insieme tutta la documentazione fotografica.
Nonno Ulisse era amante delle belle cose, mi ha trasmesso tanto delle sua essenza, ha avuto una vita intensa e la passione dei viaggi arriva da lui. Anche mia mamma aveva un gran gusto nel vestire, aveva un negozio di abbigliamento sportivo (che non è più della famiglia ma si trova ancora a Courmayeur) ed erano rivenditori ufficiali della Lacoste. Mentre studiavo psicologia a Padova rincorrevo i mercatini, appassionandomi anche dell’arte del riciclo per ridare nuova vita a oggetti vecchi.
Ho trovato nella scuola IED di Torino la mia strada intraprendendo lo studio di architettura d’interni che diventa il mio nuovo percorso. Una delle prime avventure fu quella di fare una mostra qui al villaggio con le mie sperimentazioni: facevo rivestimenti di poltrone assemblando vecchie cravatte, poi i miei primi paralumi artigianali fatti con vecchi giornali, statuette di sciatori come base, usavo il loden, il corno, la pelle di mucca… quando ho iniziato ai primi degli anni 2000 era una novità! Le persone hanno cominciato a chiedermi di occuparmi di riammodernare case, il passaparola ha cominciato a funzionare da subito e ho trovato una bella formula di fare la classica vita casa e bottega qui al Verrand.
Adesso ho una sarta che mi aiuta a realizzare le mie idee, i paralumi sono da sempre il mio codice identitario e vorrei dedicarmi solo a quello.
Il tuo Catelier
Parto dal paralume artistico, in Francia giro tantissimo per mercatini ancor più che in Italia e li trovo di grande ispirazione. Scovo oggetti che rielaboro e diventano le mie lampade con tessuti artistici che arrivano da vecchie fabbriche di Lione, vecchie pagine di libri ingialliti diventano applique… vengo colpita da un oggetto che mi chiama e da lì parte la creazione, è una sorta di caccia al tesoro. Tutto ciò che realizzo lo espongo nel mio Catelier.
La mise en place è un’altro tratto distintivo di ciò che faccio. Adoro cambiare e allestire le tavole, abbino vecchi piatti inglesi e francesi con motivi floreali a piatti neutri di artigianato italiano, faccio sovrapposizioni con lo stile tipico valdostano, magari con posate in legno, scelgo tessuti antichi mixati con altri più neutri, bicchieri le posate spaiate aggiungono un tocco di charme.
Da qualche anno c’è un corner dedicato a piccole Capsule Collection di abbigliamento e accessori, li scelgo tra le mie ricerche, mentre un’altra passione sono i bijoux.
Il mio simbolo è la stella alpina, le coltivo nel mio giardino e le faccio montare in vetro da Aspetta e vedrai, sapiente artigiana che le tramuta in ciondoli. Poi ci sono le carte da parati che adoro, la mia firma nelle case è quella e con gli avanzi dei rolli realizziamo le applique creando un decor armonioso.
Quello che decisamente ci distingue è il non omologarsi con i grandi brand, ma avere uno stile identitario che ci rappresenta e ci rende esclusivi e riconoscibili.
Le tue Case
Verrand è un villaggio antico di legno e pietra, la prima casa risale a circa il 1400. Siamo sulla collina di Courmayeur e la nostra è diventata una zona richiestissima: il lungimirante nonno Lucien ebbe l’intuito di acquistare ruderi da ristrutturare, il primo hotel di Verrand, il Belvedere, lo creò lui. Adesso abbiamo una sorta di hotel diffuso tra le viuzze del villaggio con vari appartamenti che sono attualmente maison de charme curate nei minimi dettagli con il mio stile, quindi per me una gioia enorme mettere in opera ciò che amo e cioè la decorazione.
Le maison sono sette, una ad uso solo estivo in val Lavachey, la Baitina, mentre le altre sei si trovano qui al Verrand: la Guida Alpina, la Sciatrice, l’Escursionista, le Cime, il Rifugio. Nel Granaio, la dimora più grande e su tre livelli che era l’antico granaio del nonno dove c’è la trave in legno segnata con l’anno 1676, ho voluto osare di più giocando tra cuoio e carta da parati azzurra, tra indaco e cioccolato.
Ho cercato di personalizzare molto ogni casa, creando accostamenti che si discostano un poco dalla consueta palette di colori cremosi, in alcuni dei nostri alloggi consentiamo agli ospiti di portare i loro amici a quattro zampe. Ci piace dare la possibilità a chi magari vuole acquistare una casa in zona di vivere la nostra montagna e il villaggio per capire come è la vita qui.
Qui vicino abbiamo valli magnifiche e in Val Ferret c’è l’attività di famiglia gestita da mio papà, il Club des Sports al Planpincieux, dove si posso affittare le bikes per andare alla scoperta dei dintorni e poi tornare a giocare con le varie attrattive per i bimbi che si trovano nel grande parco giochi. In inverno c’è lo sci di fondo, le snow bikes che vanno sulla neve, si può ciaspolare, prendere il sole o divertirsi con lo slittino: in ogni stagione non ci si annoia mai.
La tua Veranda
Questo è lo spazio che ho sognato per vent’anni. Un luogo che accoglie la luce ovunque e in cui si espande l’essenza della mia montagna, i tagli sul tetto lasciano percepire il cielo con la pioggia e le nevicate, le ghiacciate diventano un ornamento sui vetri. È stato a lungo un deposito di legname, era diventata una tettoia mangiata dalla vegetazione e prima che crollasse del tutto ho voluto fortemente recuperarla e farne il mio regno.
Qui ho trasferito tutto il mio laboratorio di paralumi, volevo avere questo enorme tavolo sotto la luce morbida naturale e non artificiale. La Veranda è il mio luogo magico, è l’head quarter di Catelier, qui facciamo work shop e tra the e pasticcini insegno a fare paralumi, personalizzare capi e centro tavola. Ci sono molti progetti in divenire, sono continuamente work in progress.
La Donna Catelier, i pezzi che non devono mancare
I gilet in tutte le lunghezze e declinazioni.
I boots con le frange indiane, scamosciati e con le cuciture fatte a mano, in negozio ho pezzi unici e personalizzati di Socksi Boots Made in Italy
La bigiotteria artigianale mescolata ai gioielli di famiglia, io adoro i bracciali di legno.
Le borse di paglia personalizzate, le tracolle con tessuti vintage e le shopper in lino che ho in negozio create con vecchi centrini e scritte, sono le mie shop local che creo per valorizzare gli artigiani del posto.
I cappelli fioriti, li faccio in collaborazione con la mia amica Irma e sono divertenti esercizi di stile.
Gli abiti bohémien e romantici, ma stretti da cinture artigianali in cuoio.
Photo Tiziana Cosso