Se potessi tornare indietro, Marc Levy
Il titolo incuriosisce e attrae come un magnete ed è perfino troppo facile intuirne il motivo. A chi non piacerebbe poter tornare indietro nel tempo per modificare il corso del proprio destino e ricominciare da quel punto? Come in tutti i suoi romanzi Marc Levy riesce a costruire una trama decisamente avvincente e mentre dosa con sapiente maestria i colpi di scena li arricchisce di quegli aspetti tanto misteriosi quanto razionalmente inspiegabili.
SI È FATTO TUTTO IL POSSIBILE – Marco Venturino
Di libri ce ne sono tanti e forse anche troppi considerato che ogni anno siamo sommersi da migliaia di nuove pubblicazioni. Questa piccola rubrica letteraria è dedicata principalmente ai libri meno noti, quei libri che spesso non hanno mai raggiunto i primi posti nelle classifiche di vendita ma che ai miei occhi risultano preziosi perché sanno coinvolgere regalando emozioni indelebili. “Si è fatto tutto il possibile” è un romanzo di Marco Venturino (acquistabile qui), che nella vita è un apprezzato medico anestesista di un importante ospedale a Milano e che parallelamente al suo lavoro si è ritagliato lo spazio per esprimere anche il suo limpido talento di scrittore.
La storia viene narrata in prima persona con uno stile incalzante e diretto che ha una tale forza dirompente da catturare il lettore fin dalla prima pagina. È materialmente impossibile non immedesimarsi nel protagonista e vivere assieme a lui tutti i suoi dubbi, percepire le sue paure e assolvere i suoi sensi di colpa fino a giustificare le sue debolezze. Per il protagonista tutto ha inizio con un banale errore in sala operatoria quando il nome di un farmaco viene scambiato con un altro ed il paziente ultra ottantenne muore per le complicazioni conseguenti al farmaco sbagliato.
Nessuno si è accorto di nulla e nessuno lo può accusare di niente. In fondo è stato solo un tragico errore e lui cerca di convincersi che quel paziente probabilmente sarebbe morto lo stesso. Però il rimorso non lo abbandona e dal quel giorno la sua vita inizia a vacillare assieme a tutte le sue certezze perché ogni cosa viene rimessa in discussione. Per tutta la sua vita ha rincorso il successo professionale e sull’altare dell’ambizione ha sacrificato perfino il suo rapporto coniugale. Ma gli errori si pagano cari e inizia a rendersene conto quanto scopre che sua moglie, trascurata e delusa, si è innamorata di un altro e decide di lasciarlo. Nell’arco di un mese il mondo agiato che si è egoisticamente costruito negli anni si sgretola e mentre gli eventi si susseguono a ritmo vertiginoso è costretto a fare i conti con se stesso mettendo a nudo senza filtri tutte le sue borghesi ipocrisie.
Travolto dai rimpianti si scopre fragile e indifeso, colpevole ma al tempo stesso vittima del sistema in cui ha sempre vissuto. Comprende tutto lucidamente ma forse è ormai troppo tardi per porvi rimedio. L’autore ha il dono di farci vivere intensamente ogni emozione descrivendo i pensieri più intimi e umani del protagonista con straordinaria sensibilità. Una lettura che fa riflettere, con un ritmo travolgente ed un finale dal retrogusto amaro. Uno splendido libro da regalare.
Guido Travan
Guido Travan è l’autore di un grande successo editoriale, Il Giorno della verità
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Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, Jonas Jonasson
Diciamo la verità, non sempre si ha voglia di rileggere Proust ed ogni tanto è bello potersi concedere un po’ di leggerezza e di spensieratezza. In questo caso suggerisco un libro decisamente originale e divertente dal titolo quanto mai surreale: “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve”. È un libro che affascina istintivamente per la splendida e accattivante copertina nonché per l’originalità delle pagine dagli angoli smussati.
Meet me alla boa, Paolo Stella
Per me è sempre un po’ difficile entrare in una libreria per scegliere un romanzo. Ce ne sono davvero troppi e spesso mi lascio distrarre dai colori delle copertine o influenzare dalle recensioni eclatanti o dai premi letterari vinti. Alla fine quasi sempre decido di lasciare fare al caso affidando la scelta al mio intuito o all’ispirazione del momento che mi ha tradito ben poche volte.
Marina di Guardo
Partiamo dal presupposto che Marina di Guardo è una mia amica. Una di quelle persone che ci sono sempre, che fanno parte della mia vita, che mi regalano affetto incondizionato. Tutto inizia con Chiara (Ferragni) a cui mi lega un’altra splendida amicizia da anni ormai, un’amicizia che precede di molto la sua fama planetaria e pertanto, quindi, un’amicizia autentica e disinteressata. Grazie a Chiara conosco Marina e da quel momento, per noi due, è amore a prima vista. È feeling, condivisione, confidenza ma soprattutto affetto incredibile. Sono telefonate al mattino presto, messaggi a intermittenza e quel sentirsi vicine che così facile non è, anche se la lontananza e i tanti impegni ci tengono separate. La presentazione a Roma del suo libro Non mi spezzi le ali ho avuto il privilegio di curarla e moderarla io, la cena intima in quattro con il suo compagno (adorabile) ed il mio Franco sulla terrazza romana di Flavio al Velavevodetto resterà per sempre nel mio cuore.