Hotel Splendide Royal, dimora di charme d’epoca a due passi da Via Veneto, fa parte del portfolio di sei hotel di lusso di Roberto Naldi Collection di cui proprio l’imprenditore Roberto Naldi è presidente. La cura per i dettagli e la personalizzazione degli arredi, l’ubicazione centrale delle strutture e l’allure unica delle proprietà hanno fatto si che ogni hotel sia diventato punto di riferimento per una clientela internazionale esigente e fidelizzata. Oggi inizio a raccontarvi della struttura romana che è diventata una delle mie case quando mi trovo in città. Amo molto la vita d’hotel e amo spostare la sontuosa tenda principale per vedere cosa si muove dietro, l’organizzazione perfetta che regala a qualsiasi cliente un’esperienza speciale, amo curiosare tra corridoi e guardare dalle grandi finestre, amo rendermi trasparente mentre la vita di centinaia di persone scorre senza sosta in luoghi che sono eterni.
Respirare l’aria della Dolce Vita: se ne parla continuamente quando si pensa a Roma e alla celebre Via Veneto, ma per cercarla davvero questa sensazione, questa atmosfera, talvolta bisogna girare qualche angolo e defilarsi di qualche centinaia di metri dalla iconica via. Si cammina verso via di Porta Pinciana e ci si imbatte in un antico palazzo di fine Ottocento, ristrutturato sapientemente, che ospita l’Hotel Splendide Royal, un vero e proprio riferimento di alta ospitalità nella Città Eterna.
I colori caldi e avvolgenti che accolgono appena si varca l’ingresso regalano immediatamente la sensazione di essere al posto giusto, in un angolo fuori dal mondo dove poter ritrovare silenzio e riservatezza trasportati quasi in un’epoca lontana seppur ancora così vicina. C’è qualcosa che conquista immediatamente, ed è forse proprio il sapore antico di spazi ampi arredati con stile ricco, boiseries e broccati tanto lontani dal trend minimal degli hotel di questo nuovo millennio. Gli stucchi e gli specchi sono ornamenti piacevoli da guardare come la scenografica volta da cui filtra luce naturale che irradia morbide sfumature. Gli amanti del cinema d’epoca e di Luchino Visconti riconosceranno di certo il celebre lampadario scelto dal regista per la scena del Gattopardo che sfavilla di luce nella hall, facendo brillare gli sguardi.
Le camere e le suite, 69 in tutto, sono uniche e ognuna caratterizzata da arredamenti raffinati ed eleganti, pezzi di antiquariato e dipinti importanti, sorprendono gli spazi ampi che coniugano stile barocco e design italiano ed è forse proprio questo che conquista la clientela internazionale che lo sceglie ripetutamente come casa romana. Dalla Suite Villa Borghese con i suoi 62 metri quadri di terrazzo a quella Presidenziale, dalle Suite alle Junior Suite sino alla Camere Deluxe e Superior, nulla è mai lasciato al caso, nulla si ripete ed ogni ospitalità diventa unica a se.
La vista su Villa Borghese rilassa gli sguardi, ma per trovare stupore e occhi brillanti si deve salire all’ultimo piano, dove c’è il Ristorante Mirabelle. La scenografia di tutta Roma che si espande a 360 gradi è qualcosa di difficile da spiegare, ma di meraviglioso da vivere. Il food è parte integrante e imprescindibile del successo dello Splendide Royal. Il Ristorante Mirabelle, capitanato dall’Executive Chef Stefano Marzetti, offre un menu stagionale e raffinato sempre in evoluzione, la sua terrazza si trasforma in estate in roof-garden d’élite e all’interno è stata da poco inaugurata la Cave Privée, un angolo di paradiso per i cultori del buon bere che potranno scegliere tra oltre 750 etichette e farsi riservare eventi privati per un massimo di 12 persone. Il Sommelier Fabrizio Colaianni e Luca Costanzi, F&B Manager dell’Hotel Splendide Royal, sono entusiasti di questo luogo tanto particolare quanto unico, un vero e proprio tesoro.
Nonostante l’aspetto estremamente esclusivo, l’Hotel è un luogo scelto per meeting e riunioni e naturalmente non potevano mancare gli spazi adeguati e in perfetto stile Splendide Royal. La Crystal Lounge è lo spazio panoramico inaugurato nel 2014 che ospita sino a 130 persone sedute e circa 200 per un cocktail. Ci sono poi la Sala Ludovisi e la Sala Barberini e, se si vuol pensare in grande stile, il Salone Suite Presidenziale per lavorare, incontrarsi o addirittura pranzare guardando la Capitale dalle grandi finestre. Perché l’occhio, come sempre, esige la sua parte.
Photo Credit Press Office Roberto Naldi Collection