Bologna, città d’acqua e di seta
Oggi Bologna è conosciuta per i portici e le torri, ma sotto i suoi sampietrini si nasconde un’anima liquida e preziosa. Una “nuova” prospettiva attraverso cui vedere una città che è nel cuore di entusiasti turisti e di chi la vive quotidianamente, consapevole di tanta bellezza che si cela tra gli angoli gelosamente nascosti.
Tra Medioevo e Rinascimento, la città era attraversata da un fitto sistema di canali artificiali, come quelli di Reno e Savena, che portavano l’acqua dal fiume ai cuori produttivi della città. Non per bellezza, ma per ingegno: erano vere arterie industriali che alimentavano mulini, cartiere e… filande da seta.
Già nel XIII secolo, Bologna divenne una potenza europea nella produzione della seta lavorata a macchina, grazie all’uso dei mulini idraulici da seta — tra i primi al mondo. Le acque dei canali facevano girare enormi ruote che mettevano in moto complessi congegni per torcere i filati, rendendo la seta bolognese celebre per qualità e innovazione.
Oggi possiamo ancora sbirciare quel passato nella romantica “finestra sul canale” di via Piella o visitando antiche strutture sotterranee dove l’acqua continua a scorrere, testimone silenziosa di un’epoca in cui Bologna era, nel vero senso della parola, una città che scorreva e tesseva il proprio futuro.
Nel cuore della città, anche l’ex Hotel Baglioni, oggi Grand Hotel Majestic “già Baglioni”, conserva il fascino dell’eleganza storica bolognese: un punto d’incontro tra arte, ospitalità e memoria viva del passato. Affacciato su via Indipendenza e a pochi passi da Piazza Maggiore, all’interno di un palazzo settecentesco l’hotel rappresenta un autentico simbolo di charme e ospitalità d’eccellenza. Ha accolto nel corso dei decenni reali, celebrità, artisti e politici da tutto il mondo. Al suo interno si celano affreschi originali, arredi d’epoca e atmosfere che raccontano la grande tradizione dell’hotellerie italiana, il suo stile unisce raffinatezza storica e comfort contemporaneo, facendo del Majestic una tappa irrinunciabile per chi desidera vivere Bologna in tutta la sua bellezza e autenticità.

Una delle splendide Suites del Grand Hotel Majestic “Già Baglioni”
Il consiglio di lettura? Una chicca scritta appositamente per I libri della Buonanotte che il Gruppo DueTorriHotels propone agli ospiti del Majestic: Seta di potere di Federico Chiara, giornalista raffinato e penna eclettica di testate nazionali e internazionali come The New York Times, T Magazine e International Herald Tribune. Attualmente ricopre il ruolo di Director Print e Culture Editor a Vogue Italia.
Da non perdere
Una lunga passeggiata nella Bologna delle Acque e della Seta: Piazzetta della Pioggia, via Riva di Reno, Parco del Cavaticcio e Manifattura delle Arti sino alla finestrella di Via Piella
Il Ristorante Diana: cucina bolognese eccellente, la Tradizione dal 1909
Visita del Museo del Patrimonio Industriale, un racconto tra storia e oggetti dell’evoluzione economica e produttiva di Bologna dal Medioevo ai giorni nostri.
Berberè, per assaggiare la famosa pizza “made in Bologna”
Passeggiare senza fretta tra Piazza Santo Stefano, Strada Maggiore, Portico dei Servi, via Santo Stefano, cortile dell’Archiginnasio, Fontana del Nettuno.
Visita a Palazzo Pepoli, luogo dove la storia di Bologna è la sua cultura popolare rivive e si trasforma in uno spazio aperto a tutti.
Visita alla Cisterna di Valverde – Bagni di Mario: di epoca rinascimentale (1563), fu realizzata per alimentare la Fontana del Nettuno e altre particolarità idrauliche come l’Orto dei Semplici. La struttura è impostata su due livelli.
Cena al Ristorante I Carracci. All’interno del Grand Hotel Majestic, dallo scenografico soffitto dipinto da pittori bolognesi del XVI secolo alla cucina di chef Agostino Schettino, immancabile la degustazione dedicata a Bologna, “La Dotta, la Grassa e la Rossa” – dove non mancano i classici tortellini in crema di Parmigiano 36 mesi.
Postcards from Bologna
- La finestrella di Via Piella
- Palazzo Pepoli
- Ristorante I Carracci
- Cisterna di Valverde
- Federico Chiara presenta Seta di Potere
- Ristorante Diana
Photo Tiziana Cosso